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Vedere un immagine del genere è sempre diverte, e ha compiere l’operazione sono state le attiviste delle Femen come protesta contro la sproporzionata condanna alle Pussy Riot.

Senza mai dimenticare che la religione è sempre stata la peggiore galera per le donne.

Dio è morto, anche per i cristiani!

Nell’ormai lontano 1882 nel suo libro La Gaia Scienza Friedrich Nietzsche proclamo la morte di Dio come la fine di un movimento culturale e l’inizio di un qualcosa di nuovo basato solo sulla ragione e sulla forza del movimento scientifico, che in quegli anni si stava sviluppando con grande velocità.

Ma questo non è il tema di questo post. Infatti a me interessa la morte di Dio nel mondo dei cristiani devoti, quindi un tema più controverso.

Ve lo ricordate il cristianesimo dei vostri nonni? forse contadini? era una religione dove Dio era vivo e vivace ed interveniva nella vita quotidiana delle persone, e gli stessi fedeli lo invocavano per qualsiasi cosa o problema da risolvere. Inoltre, i fedeli, ancora 50 o 60 anni fa i rosari li dicevano per davvero ed i voti ai santi o alla Madonna erano una cosa seria.

Oggi esiste ancora il cristianesimo dei nostri antenati? Oppure la chiesa ed i fedeli si stanno spostando su altre posizioni più facili da difendere, visto che il vecchio cristianesimo era molto basato sulla mancanza di istruzione ed incapacità di valutare tutti quei fatti della vita quotidiana che andavano oltre la cultura pratica ed a corto raggio della vita contadina.

Io direi proprio, che la chiesa che ormai fa sempre più fatica a difendere le proprie posizioni, sta abbandonando il vecchio cristianesimo per andare dietro ad una religione molto più accomodante e facile da difendere; e questa è la religione dei simboli culturali, delle radici giudaico cristiane e della bibbia come base culturale o almeno è una delle possibili varianti.

Ultimamente si parla parecchio di queste ipotetiche basi culturali, in particolare in televisione, citandole come se fossero una cosa sicura e scontata e senza porre alternative o critiche. Inoltre la questione delle basi culturali esiste da poco tempo, io direi da una decina di anni o al massimo farei risalire ai primi anni ’90 i primi tentativi di andare in questa direzione (ma è una cosa che mi è difficile da valutare).

Inoltre dove sono queste basi culturali giudaico cristiane? Nella storia Europea il cristianesimo ha avuto molta influenza sia in positivo che in negativo, ma oltre a questo ci sono stati parecchi altri movimenti ed influenze culturali che hanno plasmato la storia del nostro continente in modo inequivocabile: posso solo fare l’esempio dell’illuminismo o del rinascimento che sono stati dei fenomeni culturali che hanno ridotto quella che era l’influenza del cristianesimo dell’alto medioevo. Senza dimenticare il dato di fatto che se oggi viviamo in condizioni economiche ed igieniche ottimali è solo merito del movimento scientifico (e non certo della religione).

Per non parlare delle influenze esterne all’Europa come quella araba o quelle provenienti dall’estremo oriente, che sicuramente hanno avuto la loro influenza. Se poi si va indietro con gli anni ci sono le influenze pagane portate dai romani, dai celti, dagli elleni dalle popolazioni nordiche ecc…

Su questo punto posso solo dire che il Dio che la chiesa ha propagandato per 2000 anni era quello di in cui credevano i nostri nonni e non quello delle basi storiche o dei simboli culturali, ricordando a tutti che mia nonna il crocefisso lo appendeva ai muri per proteggere la casa e per pregare e non certo per difendere un simbolo culturale.

La domanda che mi vien voglia di fare ai cristiani è: ‘dove si trova il Dio reale e vivo in cui credeva mia nonna?’  non è che questo Dio sia morto anche per voi cristiani? Un Dio che non riuscite più a giustificare o al quale non credete più neppure voi e quindi, per poter giustificare la vostra fede, dovete sempre di più appendervi a flebili e poco chiari concetti storici.

Quindi sulla base di quello che ho scritto sopra posso solo dire che Dio è morto anche per i cristiani e la messa della domenica è solo il funerale di un Dio che ormai non è più presente nella vita delle persone e neppure in quella di molti credenti.

Giornata modiale gioventu, facciamo un paio di conti

Fra il 16 e 21 agosto 2011 si sono svolte le giornate della gioventù cattolica e gli organizzatori hanno dichiarato la presenza di ben 2’000’000 di partecipanti, tutti non paganti e senza fare i conti all’ingresso.

L’evento si è svolto presso l’aeroporto di Cuatro Vientos nei pressi di Madrid in Spagna.

Qui sotto potete vedere la foto area:

Ma adesso facciamo due conti e cerchiamo di capire quanti partecipanti ci sono stati per davvero o almeno proviamoci, vista la totale mancanza di informazioni.

Gli strumenti a nostra disposizione per comprenderlo sono Google Earth, la geometria elementare ed un po di buon senso.

Da Google Earth si vede che la larghezza massima dell’aeroporto è di 2244 m dall’angolo di sinistra alla cinta di destra; mentre l’altezza massima è di 850 m, dall’incrocio della strada sull’angolo in alto fino alla cinta in basso.
Considerandolo come una superficie triangolare si ha una superficie totale di 953’700 m², senza sottrarre la superficie degli stabili e degli spazi inutilizzabili.

La superficie totale è parecchio vasta ma se ipotizziamo che i partecipanti fossero stati veramente 2’000’000, come dichiarato dai media, allora avremmo avuto una densità di ca. 2.1 persone per metro quadro distribuite sulla superficie totale dell’aerodromo di Cuatro Vientos.
Per fare un paragone pratico si avrebbe la stessa densità se facessimo entrare 8 persone in un ascensore di 2m x 2m oppure 52 persone in un locale da 5m x 5m, vi sembrano strette, bene, immaginate di fare lo stesso su una superficie di quasi 1 Km².

Un po troppi, non trovate; anche considerando il fatto che a quanto detto dagli stessi media l’aeroporto è stato pure usato come accampamento da molti ragazzi e dalle poche foto reperibili in rete si vede che la gente non copriva di certo tutta la superficie disponibile, anche per ovvi motivi di sicurezza ed organizzativi.

Allora quante persone erano presenti alla GMG 2011?
Erano di sicuro tanti ma di sicuro non erano 2’000’000; una stima è impossibile anche perché non esistono delle foto aree dell’evento.

Realisticamente direi che erano sui 200’000 o forse 300’000 o forse meno, ma nessuno potrà mai confermarlo o smentirlo.

Lo stesso discorso lo si potrebbe fare con altre manifestazioni ecclesiastiche dove il numero di partecipanti reale è spesso molto più basso di quello dichiarato dai media.

Dio NON esiste!

Dio non esiste si tratta di un affermazione forte per alcuni e logica per altri. Che ultimamente ha assunto gli onori della cronaca grazie ai bus atei.

Ma cerchiamo di analizzare la cosa in modo razionale, il primo punto è capire se l’affermazione ‘Dio esiste‘ e fondata o no, e se quelli che portano avanti questa ipotesi hanno mai portato una prova, verificabile, che dimostri o sostenga questa ipotesi.

Punto 1) L’onere della prova spetta a chi fa un affermazione, quindi dovrebbero essere i credenti a dimostrare che Dio esiste e non gli altri. Vi piacerebbe se qualcuno vi accusasse di un reato ma poi siete voi che dovete dimostrare di essere innocenti.

Tenendo presente che il cristianesimo esiste da 2000 anni e le religioni esistono da quando esiste l’uomo, e  in tutto questo periodo non hanno portato uno straccio di prova di una qualsiasi delle loro affermazioni, mi sembra ormai chiaro che le questo tipo di ipotesi siano del tutto infondate.

Punto 2) Le prove sul ‘esistenza di Dio. I cristiani dicono che Gesù è la prova. Ma a veder bene non esiste nessun documento storico che dimostri che Gesù sia realmente esistito o almeno non si può dimostrare la storicità del personaggio decritto nei vangeli canonici [con la sola eccezione di Ponzio Pilato che è l’unico personaggio storico decritto nei vangeli].

Inoltre non dobbiamo dimenticare che i vangeli canonici sono stati scelti nel 325 dc durante il concilio di Nicea, quindi 300 anni dopo i fatti narrati. E che i vangeli disponibili in quel periodo erano parecchi, più di 60, che in seguito presero in nome di vangeli apocrifi. Quindi la scelta dei quattro testi di base sembra del tutto arbitraria.

Un cristiano arrivato a questo punto penserebbe ai miracoli. Su questo punto basta cercare un paio di statistiche per scoprire che la percentuale di guarigioni spontanee in un qualsiasi ospedale è superiore alla percentuale di miracolati di un qualsiasi tempio o santuario. Oltre al fatto che la procedura di riconoscimento dei miracoli è fortemente discutibile e facilmente manipolabile, anche grazie alla recente abolizione del cosiddetto avvocato del diavolo.

Ormai l’unico argomento che porterebbe un cristiano è la sua esperienza e l’atto di fede. Ma come ben sappiamo se fosse nato in India sarebbe induista, se fosse nato in Arabia saudita sarebbe mussulmano ecc …

L’unica cosa che resta da dire è che la religione è solo un abitudine sociale ed un modello educativo molto discutibile.

Se poi qualcuno insiste sul fatto che non esiste la prova che dio non esiste, c’è sempre la teiera di Russel, un gioco di parole, ma al quale, per un credente, è molto difficile rispondere.

L’anticristo di Friedrich Nietzsche (da scaricare)

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L’ultimo libro di Nietzsche, il filosofo che affermo la morte di Dio. In questo libro si spinge oltre ed afferma che il cristianesimo è la peggiore disgrazia che potesse capitare all’umanità.

Si tratta di un testo lucido preciso ed incredibilmente concreto, da leggere, almeno per capire l’atto finale di questo grande autore.

In questo testo Nietzsche non si limita ad accusare le superstizioni piu ingenue del cristianesimo ma ne critica in modo duro il danno alla cultura e alla società che questa religione ha provocato.

Il libro è in formato PDF indicizzato da scaricare, stampare e leggere.

Lo potete scaricare qui: Anticristo


Per chi avesse problemi ad aprire il file deve prima installare Adobe reader



Detroit Metal City

Detrioit Metal City (D.M.C.) è semplicemente l‘anime più assurdo e demenziale che mi sia capitato di vedere, è una sequenza di gag che vanno da una scurrilità di livello assolutamente trash a situazioni completamente assurde e stereotipate. Il tutto è al limite del geniale.

La storia narra di un bravo ragazzo di campagna Sōichi Negishi che va a Tokyo per studiare all’università e con la speranza di fondare un gruppo pop che faccia solo canzoni di amore stucchevoli e sdolcinate. Ma il destino vuole, contro la sua stessa volontà, che diventi il leader dei D.M.C. una band Death Metal e che prenda il nome d’arte di Johannes Krauser II.

I D.M.C. grazie ad una presidente piuttosto brutale raggiungono rapidamente il successo mettendo il protagonista nelle situazioni più assurde, infatti Negishi non vuole confessare ai suoi amici di essere il leader dei D.M.C. e nella vita privata ascolta solo canzoni d’amore ed è gentile e timido ma durante i concerti dei D.M.C. si trasforma completamente diventando un vero imperatore del metallo. Le gag sono tutte giocate su questo sdoppiamento di personalità che colpisce il nostro eroe.

Da vedere. Ed esiste anche l’omonimo manga.

Nb. Detroit Rock City è un singolo dei Kiss.

Chocolate underground

Quest’anno di anime davvero interessanti non se ne sono visti, ma quando stavo per perdere la speranza ecco che spunta quasi dal nulla questo titolo minore e per certi versi fuori dagli schemi.

chocolate underground è una serie di 13 episodi di circa 5 minuti l’uno, quindi si parla di un prodotto minimalista, ma con una trama che procede molto velocemente ed efficacemente, senza mai perdersi in lungaggini o fronzoli narrativi.

Le vicende si svolgono in un immaginario paese, governato dal partito della salute, dove il cioccolato e tutti i dolci sono stati vietati per motivi di salute pubblica e per puro moralismo. Gli abitati di questa nazione sono inoltre obbligati a magiare dei cibi governativi e dal sapore disgustoso e che vengono venduti come salutari. Oltre a tutto questo vine fatta una propaganda martellante contro il cioccolato e a favore del cibo ufficiale (con citazioni degne di 1984 di Orwell).

Infine per completare il quadro nel paese in questione esiste una brutale polizia del cioccolato che arresta chiunque produca o consumi del cioccolato definito come cibo del diavolo.

I due principali protagonisti,  Huntley e Smudger, che fino a quel momento non avevano mai assaggiato un pezzo di cioccolato cominciano ad interessarsi al argomento grazie alle storie di un anziana pasticciera, delusa da quello che è capitato, che racconta ai due protagonisti di cosa capitava nella sua pasticceria nel giorno di san Valentino.

Dopo aver ricevuto il la Huntley e Smudger cominciano a far una serie di difficoltose ricerche fra la censura e il rischio di finire nel mirino di spie della polizia, ma, nonostante tutto, finiscono per scoprire un gruppo che produce il cioccolato illegalmente … [non voglio fare troppo spoiler].

La parte migliore di questo anime sta nella semplice ed intelligente analisi di quello a cui può portare il moralismo di stato e non solo. Nella trama non vengono creati eroi o santi ma i protagonisti sono delle persone normali a cui è stato spezzato il piacere della vita quotidiana da un governo dittatoriale e moralista e da una polizia violenta.

L’anime è stato tratto dal omonimo manga dell’esordiente Aiji Yamakawa.

Il tutto è stato a sua volta tratto dal romanzo Bootleg scritto da Alex Shearer, disponibile solo in inglese.

Sono disponibili i subs in inglese.

Avvistato Dio (o meglio il mostro di spaghetti volante)

Notate l’incredibile somiglianza fra la galassia ngc 1275 e il mostro di spaghetti volante, la somiglianza è fantastica direi perfetta 😉 sicuramente si tratta di un segno del destino.

Oppure è una pura illusione, come lo sono le immagino che si vedono nelle nuvole o le madonne che i bravi fedeli vedono ovunque.

Gli psicologi chiamano questo fenomeno pareidolia, che in poche parole è l’illusione di vedere delle immagini a senso compiuto all’interno di disegni casuali.

No Kid

Un libro particolare, completamente fuori dagli schemi preconcetti e che attacca alla base tutte le ideologie del bambino che sembra uscito da mulino bianco.

In questo libro l’autrice, Corinne Meyer, fa una feroce critica a tutte le insensate teorie pseudo-psicologiche sull’educazione dei bambini che si possono reperire sul mercato ma critica anche tutte le idee stucchevoli che circolano in modo sempre più insistente.

Oltre a questo non dimentica neppure tutti i sacrifici e tutti i problemi economici che i genitori devono affrontare, in modo particolare la madre, per allevare un bambino, il tutto per non ottenere nulla in cambio.

Vale veramente la pena avere figli?
Un libro da leggere, almeno per ragionare sul tema senza lasciarsi prendere da facili e rischiosi idealismi.

Il mondo senza di noi

Come sarebbe il mondo senza di noi, ma sopratutto, com’è il mondo con noi?

Questa sono le domande che si pone Alan Weisman nel libro di recentemente pubblicato da Einaudi Il mondo senza di noi.

Nelle recensioni ufficiali, spesso accompagnate da video spettacolari, il libro è stato presentato come un libro di fantascienza caratterizzato da descrizioni di eventi spettacolari [e devo ammettere che l’ho comprato più per curiosità e senza pensare di trovarci un testo veramente interessante]. Ma dopo le prime pagine ci si accorge che il testo prende una direzione molto diversa da quella inizialmente prevista. L’autore non fa descrizioni catastrofiche e, sorprendentemente, parla del mondo con noi, che in fin dei conti è il vero tema del libro, lasciando quasi in secondo piano quello che è il tema che si potrebbe dedurre dal titolo.

Il libro comincia parlando della foresta del ‘Bialowieza Puszcza‘ l’ultimo angolo di natura primordiale europea che si trova al confine fra Polonia e Bielorussia e mostrando di come la natura funzioni meglio senza la presenza e l’interferenza dell’uomo.

La seconda domanda che l’autore si pone è se è mai esistita una comunità umana o un periodo storico o un luogo in cui l’uomo sia riuscito a vivere in armonia con la natura. Anche in questo caso la risposta è che l’uomo non è mai veramente vissuto in armonia col resto della natura, l’esempio riportato dal libro è quello dell’uomo neolitico che ha causato l’estinzione di intere specie di grossi mammiferi per poi spostarsi fino alle estinzioni di massa dei tempi moderni.

Un capitolo particolare è quello dedicato alla spazzatura che ormai impregna ogni angolo del pianeta e delle sostanze tossiche disperse ovunque. Ponendosi inoltre la domanda se potrebbe veramente esistere un attività umana veramente pulita.

Ma se torniamo al titolo del libro: ‘il mondo senza di noi’. Il pianeta quanto rapidamente si riprenderebbe se l’uomo sparisse di colpo dalla faccia della terra lasciandosi dietro spazzatura di tutti i tipi, depositi di scorie altamente radioattive scarti chimici ecc… La risposta che ne viene fuori può sembrare paradossale ma la natura in assenza di noi si riprenderebbe molto rapidamente anche in presenza di grave inquinamento radioattivo, mentre il vero problema per la natura è la presenza dell’uomo e delle sue attività.

Un libro da leggere e molto ben scritto. E per chi è abituato a vedere l’uomo come al centro dell’universo potrebbe dovesi ritrovare a considerare un altro punto di vista: molto meno egocentrico.